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Stefania Bariatti: i contenuti del saggio sui danni punitivi e il diritto internazionale privato europeo

Un volume per dar voce alle importanti esperienze di giuristi di diverse giurisdizioni in merito al rapporto tra danni punitivi e diritto internazionale privato europeo: si tratta di un testo interessante, in grado di trattare l’argomento da diverse angolazioni grazie ai numerosi contributi che contiene. Questo è “Punitive damages and private international law: state of art and future developments”, un saggio scritto da Stefania Bariatti insieme a Luigi Fumagalli e Zeno Crespi Reghizzi. Pubblicato nel 2019, il volume introduce l’argomento in una prospettiva di diritto comparato, per poi suddividersi in diversi capitoli che esaminano in particolare lo scopo e il funzionamento dell’ordine pubblico applicato al risarcimento del danno punitivo. C’è spazio quindi per le soluzioni adottate dalla giurisprudenza di diversi Stati europei in merito e per il trattamento del danno punitivo nell’arbitrato commerciale internazionale. 

Stefania Bariatti ha inserito anche la trattazione delle tendenze emergenti nel diritto dell’UE e della CEDU, così da avere un quadro completo di ciò che è stato, ciò che è e delle tendenze future. Il saggio nasce dalla necessità di interrogarsi e di fare ordine in merito a una questione particolarmente controversa in Europa: per molti anni, infatti, il contrasto con i principi fondamentali della lex fori ha fatto sì che alcuni tribunali nazionali interni all’UE ritenessero i danni punitivi una violazione dell’ordine pubblico. 

Più recentemente, l’atteggiamento negativo dei tribunali nei confronti del risarcimento del danno punitivo ha lasciato il posto, almeno in alcuni Stati, a un approccio più aperto. Si consideri, ad esempio, la revisione della giurisprudenza della Suprema Corte italiana con sentenza n. 16601 del 5 luglio 2017. 

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